Come trovate una fiction religiosa dipende dal tipo di prospettiva religiosa che avete. Io cerco di leggere il più possibile questo genere di libri. Ce ne sono alcuni che sono così noiosi che mi fanno persino arrabbiare. In particolare, è difficile distinguere le parti che sono fiction da quelle che non lo sono nei romanzi che parlano della vita di Gesù o del Vaticano, perché Gesù e il Vaticano sono sempre avvolti nel mistero. Tuttavia, questa potrebbe essere la parte interessane di questi romanzi.

Questo libro parla di tutti e due (la storia di Gesù e la storia del Vaticano). Così, per quelli che lo trovano interessante, l’interesse è doppio. Per quelli che lo trovano noioso, è doppiamente noioso. Nel mio caso l’interesse è raddoppiato.

La prima cosa interessante è che lo sfondo è costituito da una serie fittizia di incidenti, chiamata “sindrome di avversione alla croce”, che fa venire la nausea alle persone quando vedono una croce. Cerca di risolvere questo problema e lo rende interessante come un romanzo del mistero. In secondo luogo, tratta un tema teologico e solleva una domanda importante: “La fede cristiana sta in piedi senza la croce?” Lancia una sfida a un tema fondamentale della fede cristiana, e questa è la parte interessante.

La trama del racconto è la seguente. Inizia con una serie di incidenti misteriosi chiamata “sindrome di avversione alla croce” che si diffonde in tutto il mondo e il Vaticano convoca una commissione per affrontarla. Data la natura della questione, partecipano all’incontro anche varie chiese protestanti. Le discussioni e le attività che seguono hanno lo stile tipico del Vaticano, ed è questo che rende il libro così interessante.

Questa è la storia principale, ma dietro c’è anche un’altra storia d’amore, che coinvolge un prete straordinario ed una suora eccezionale. Naturalmente la loro relazione ha inizio quando erano studenti. Quando il giovane decide di abbracciare il sacerdozio tronca il suo rapporto con la ragazza senza il suo consenso. Questo porta la donna a farsi suora. Devo però dire che il loro rapporto è assolutamente puro e appropriato dall’inizio alla fine. Alla fine anche il Papa rimane colpito da questa sindrome, il che a mio avviso è leggermente eccessivo.

Il profilo dell’autore dice che è stato battezzato alla nascita ed è cresciuto in una famiglia cristiana. Ha studiato teologia protestante e cattolica in Giappone e negli Stati Uniti. È sposato con una tedesca ed ha una figlia. Attualmente vive in Germania e lavora come ricercatore teologico e scrittore. Ha un dottorato in teologia. Non sappiamo neppure se sia tedesco o giapponese.

È evidente dal suo romanzo, ad eccezione delle parti che sono chiaramente inventate, che ha una solida conoscenza della storia cristiana. Ad esempio scrive che l’immagine originariamente detestabile e crudele della croce si è trasformata in un’immagine dolce ed adorabile. Spiega che le storie popolari e i racconti sui miracoli come “il sogno di Costantino” e “la vera croce” furono accettate come fatti storici dalle persone in generale e che questo giocò un grosso ruolo in questa trasformazione, il che effettivamente è vero.

L’autore dà una sua interpretazione sul fatto che gli apostoli di Gesù si addormentarono al tempo della preghiera nel Getsemani. Non posso negare le possibilità che egli solleva, ma non posso neppure stabilire se sia vero. Tuttavia, l’interpretazione dell’autore su questo punto è una delle sue chiavi per comprendere il significato della croce.

Il tema principale del romanzo sta nel lanciare una sfida o una critica severa al Cristianesimo che è basato sulla “dottrina della redenzione” offerta dalla croce. Poiché è nello stile mielato di un romanzo del mistero, può agire come una specie di veleno per qualche cristiano dal cuore semplice.